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XXII
Oh, non si sveglierà mai più! E la Sventura
gridò: "Svegliati, o Madre che non hai più figlio,
déstati dal tuo sonno e nel centro del cuore lenisci con lacrime e sospiri una ferita più acre della sua."
E tutti i Sogni a guardia degli occhi d'Urania,
e tutti gli Echi che il canto della sorella aveva
tenuto in un sacro silenzio gridarono: "Déstati!"
Rapido come un Pensiero che la memoria-serpente abbia punto, l'evanescente Splendore balzò dal suo riposo ambrosio.
He will awake no more, oh, never more!
"Wake thou", cried Misery, "Childless Mother, rise
out of thy sleep, and slake, in thy heart's core,
a wound more fierce than his, with tears and sighs".
And all the Dreams that watched Urania's eyes,
and all the Echoes whom their sister's song
had held in holy silence, cried: "Arise!"
Swift as a thought by the snake Memory stung.
From her ambrosial rest the fading Splendour sprung.
XXIII
Si levò come Notte d'autunno che sgorghi da Oriente
e segua selvaggia e terribile il giorno dorato
che sulle ali eterne ha lasciato alla Terra una spoglia
come uno spettro lascia la sua bara. Dolore e Paura
così percossero, così destarono e rapirono Urania; così attorno a lei s'attristarono come un'aria di nebbie tempestose; così sul suo cammino la travolsero fino al luogo di lutto dove Adonais giaceva. E lei rapida venne dal suo Paradiso segreto
She rose like an autumnal Night, that springs
out of the East, and follows wild and drear
the golden Day, which, on eternal wings,
even as a ghost abandoning a bier,
had left the Earth a corpse. Sorrow and fear
so struck, so roused, so rapt Urania;
so saddened round her like an atmosphere
of stormy mist; so swept her on her way
even to the mournful place where Adonais lay.
XXIV
per campi e per città rudi di pietra e acciaio
e cuori umani che al suo aereo passo
non cedevano mai, ma che ferivano
le invisibili palme dei suoi piedi teneri
ovunque si posassero, e lingue di spine e pensieri
più delle spine affilati laceravano
quella soffice Forma che non erano in grado di respingere
ed il cui sangue sacro, come le giovani lacrime del Maggio,
di fiori eterni selciava la strada immeritevole.
Out of her secret Paradise she sped,
through camps and cities rough with stone, and steel,
and human hearts, which to her aery tread
yielding not, wounded the invisible
palms of her tender feet where'er they fell:
and barbèd tongues, and thoughts more sharp than they, rent the soft Form they never could repel,
whose sacred blood, like the young tears of May,
paved with eternal flowers that undeserving way.